L'immagine fa parte di un ciclo di affreschi con temi cristologici e figure di santi, alcuni dei quali particolarmente venerati in ambito boemo come Vito e Sigismondo, all'interno di una piccola cappella circolare annessa in origine ad uno xenodochio. La funzione dell'edificio e la sua collocazione lungo un'importante via di comunicazione da Caldaro verso Bolzano indicano il probabile legame tra il ruolo di quest'area della valle dell'Adige come snodo di transito e la presenza dell'immagine del crocifisso lucchese. Il Volto Santo è raffigurato secondo la canonica iconografia, con il menestrello inginocchiato alla sua destra, eretto sopra un altare marmoreo e stagliato contro un drappo a scacchi bianchi e rossi.