Secondo le fonti locali il crocifisso fu scoperto fortuitamente da un contadino verso il 1830 ed è oggi custodito nella cappella appositamente costruita nel 1895. Scolpito in legno di tiglio (150 x 140 cm), l'intaglio raffigura il Cristo vivo, con una lunga tunica manicata priva di cintura, che mostra ancora tracce della policromia originaria, e i piedi appoggiati ad un suppedaneo. In occasione dei restauri nel 1986 sono stati individuati otto livelli di ridipintura e si è provveduto alla datazione del legno del crocifisso con il metodo del C14 che ha indicato una cronologia compresa tra il 799 e il 946. Come già in altri casi - su tutti quello del Volto Santo di Sansepolcro - la datazione così ottenuta stride con i caratteri stilistici dell'opera, che la riportano invece al XII secolo.