Volto Santo di Lucca, menestrello (miracolo del calzare d'argento), musici e committente

Esempio di opera prodotta pro anima del committente, la tavola di Ortona offre un'originale raffigurazione del Volto Santo, sia per quanto riguarda la veste e i suoi ornamenti - si noti in particolare il pallio intrecciato sul petto - sia per la rappresentazione del miracolo del menestrello. Rispetto all'icongrafia canonica dell'episodio nel dipinto viene infatti presentato il momento in cui il prodigio è già avvenuto: il beneficato regge nella mano destra la scarpa donatagli dal crocifisso e ha già smesso di suonare. Sebbene non sia noto il nome del committente della tavola, l'opera di Ortona è una testimonianza preziosa della diffusione della devozione per il Volto Santo in Abruzzo, dove giunse forse attraverso Roma, nonché un interessante documento di iconografia musicale del XV secolo.

Datazione (secolo): 
Datazione (parte di secolo): 
Collocazione: 
Ortona (CH), Museo diocesano
Stato: 
Iscrizioni: 
Nel libro retto dal committente: "O SALVATORE PATRE CELISTIALE O YHU(Yhesu) XRO(Cristo) FIGLIO DI M(aria) O DIO ONEPOTENTE ET TU ME [...] SALVARE A VUY E DONO LAIA (l'anima) MA (mia)" sulla cornice dell'altare: "O MATER DEI MEMENTO MEI"
Provenienza: 
Cattedrale di Ortona, cappella del Salvatore
Autore / Ambito culturale: 
Pittore dell'Italia centrale
Bibliografia specifica: 
Fonte: 
http://www.museodiocesanoortona.it/media/k2/items/cache/ef8bd3de49a270d49d40baf602fbfad5_M.jpg (© Museo Diocesano Orotna)