L'affresco fu scoperto nel 1869 e successivamente restaurato più volte in modo arbitrario, tanto che gli stemmi attuali, disposti lungo la cornice, non corrispondondo a quelli originari della famiglia Von der Horst (scudi troncati bianco-verdi), ma riproducono quelli dei duchi Von Berg. La figura crocifissa è in genere identificata con la martire Kümmernis, sebbene le peculiarità iconografiche dell'immagine non coincidano con quelle della santa note per il XV secolo nell'area fiamminga e renano-vestfalica. Le peculiarità iconografiche del dipinto rimandano ancora al crocifisso lucchese, sebbene nel caso specifico ne venga offerta una libera interpretazione, ben evidente nelle braccia inclinate rispetto alla traversa della croce e negli occhi socchiusi di Cristo, un particolare che stride con l'immagine tradizionale del Volto Santo. Gli invadenti restauri subiti dall'opera ne impediscono una puntuale analisi stilistica, anche se appare ragionevolmente databile alla seconda metà del XV secolo.