Alla fine del XVI secolo il manoscritto era di proprietà di Filippo di Healy; passò poi a Paul Petau (m. 1614) e da questi al figlio Alexandre (m. 1672) che lo vendette alla regina Cristina di Svezia. Contiene la leggenda di Leobino in latino e nella rara traduzione curata da Francesco da Milano (cc. 27r-34r). Due iniziali figurate (cc. 1v e 27r), rispettivamente all'inizio del testo latino e volgare della leggenda, mostrano il Volto Santo con i suoi ornamenti.
Datazione (secolo):
Datazione (parte di secolo):
Tecnica:
Collocazione:
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 487
Stato:
Autore / Ambito culturale:
Miniatore dell'Italia settentrionale
Bibliografia specifica:
Fonte:
(© Biblioteca Apostolica Vaticana)