I membri della Fraternitas Sanctae Crucis adorano il Volto Santo

 Il codice era il libro ufficiale della Fraternitas Sanctae Crucis, una istituzione fondata nel 1306 per finalità assistenziali e per promuovere il culto del Volto Santo. Da una nota nel foglio di guardia posteriore si apprende che nel XVI secolo il manoscritto era di proprietà del prete Giovanni Baschi. Ben noto agli eruditi che tra XVII e XVIII secolo si occuparono della storia del Volto Santo (Barsotti, Fioriti, Baroni, ecc...), a metà XIX secolo il codice era nella biblioteca della famiglia Tucci. Dopo essere stato presentato all'importante Esposizione di arte e industria antica (Lucca, 1893), il manoscritto fu venduto verso il 1916-17 e ricomparve sul mercato antiquario milanense nel 1925 presso Ulrico Hoepli, dove fu notato da Francesco Paolo Luiso che riuscì a farlo acquistare al commendatore Tognetti. Questi, in considerazione dell'importanza storica del codice, ne fece dono alla città di LUcca e da allora il manoscritto è noto come Codice Tucci-Tognetti, dal dome degli ultimi due proprietari.Il codice è ornato da tre miniature a sezione di pagina, due delle quali (cc. 5v-6r) mostrano la processione che i membri della confraternita tenevano la terza domenica di ogni mese. La prima miniatura (c. 2r) è la più interessante perché è l'unica testimonianza figurativa nota della cappella medievale del Volto Santo, poi sostituita dal Tempietto di Matteo Civitali alla fine del Quattrocento, e perché mostra lo stato del crocifisso e dei suoi ornamenti all'inizio del XIV secolo. 

Datazione (secolo): 
Datazione (parte di secolo): 
Tecnica: 
Collocazione: 
Lucca, Biblioteca Capitolare
Stato: 
Autore / Ambito culturale: 
Miniatore lucchese
Fonte: 
© Biblioteca Capitolare Lucca