L'A. esamina le testimonianze delle visioni e dei miracoli in relazione al crocefisso come «rappresentazione della croce con sopra Cristo indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica» (secondo la definizione di G. Jásznai in Enciclopedia dell'arte medievale V 1994 p. 577; cfr. MEL XVIII 9455), dei secc. X e XI (la prima testimonianza risale all'ultimo quarto del sec. VI e si trova nei Libri miraculorum di Gregorio di Tours) negli Annales Alamannici, nella Visio Anselli, negli Annales Barenses, nel Chronicon di Ademaro di Chabannes, nella lettera di Riccardo di Saint-Vannes riportata nel Chronicon di Ugo di Flavigny, nella visione avuta da Roberto di Mozat trascritta dal diacono di Clermont Arnaud poco dopo l'894, nella Passio dei martiri Eraclio, Giusto e Mauro da Foligno, nelle Historiae di Rodolfo il Glabro, nella Visio Alberici, nel De bello Saxonico di Brunone di Magdeburgo, nella Vita sancti Hugonis Aeduensis monachi et Enziacensis prioris, nella Vita sancti Iohannis Gualberti di Attone di Pistoia, in alcune lettere di Pier Damiani, nel Liber miraculorum di Herberto di Clairvaux, nella Vita secunda sancti Francisci di Tommaso da Celano, nella Vita sancti Dunstani di Osberno, nel Chronicon di Titmaro di Merseburgo, nel De sancto Emmerammo libri 2 di Arnoldo di Sant'Emmerano, nel De diversis casibus Dervensis coenobii et miraculis sancti Bercharii e nel De gloria et honore Filii hominis super Mattheum l. XII di Ruperto di Deutz. (www.mirabileweb.it)