Il manuale intende ricostruire attraverso le espressioni ascetiche, mistiche, teologiche e letterarie la storia della spiritualità italiana come possibile e significativa espressione, fra l'altro, di un'identità nazionale fortemente caratterizzata dalla memoria e dagli esempi dei suoi santi, in primis, ovviamente, san Francesco d'Assisi e santa Caterina da Siena. Una prefazione del curatore intende dare giustificazione del titolo, dei criteri e delle metodologie scelte: la «nozione di storia della spiritualità» è intesa dagli autori in senso pieno, «studiata nella sua letteratura di ascetica e mistica, legata indissolubilmente all'esigenza del vissuto». La stessa prefazione ricostruisce le vicende culturali e bibliografiche della stessa disciplina in Italia per poi offrire una prima sintesi della storia spirituale italiana dal Duecento al presente, che poi sono gli estremi cronologici dell'indagine del volume. Per ogni epoca il criterio di analisi è empirico: caratteristiche peculiari ed emergenti del secolo esaminato, sue vicende storiche e sociali e le sue personalità più significative, originali ed influenti. C. Cargnoni ha scritto la prima sezione, intitolata «Due e Trecento. Alle origini della spiritualità italiana», con illustrazione della spiritualità prefrancescana (Anselmo, Pier Damiani, Innocenzo III) e la multiforme espressione francescana, dal santo ai suoi biografi e seguaci, da Bonaventura al Clareno. Non mancano capitoli dedicati anche alla spiritualità ascetico-parenetica dei Predicatori e agiografi di ambito domenicano e mendicante e alla ricchissima testimonianza mistica lasciata dalle mulieres religiosae et devotae nei secoli XIII-XIV. Chiude la sezione un capitolo dedicato alle espressioni iconografiche e artistiche del ricchissimo periodo esaminato. A. Gentili ha invece preso in esame la spiritualità tardomedievale e rinascimentale nella sezione intitolata «Istanze spirituali e cultura umanistica nel secolo XV». Crisi e vitalità delle strutture ecclesiali e degli ordini religiosi caratterizzano un'epoca contraddittoria che conosce tanto il fenomeno delle Osservanze quanto un impoverimento della tensione culturale e spirituale di molta parte del clero. In questa dialettica si pone anche il contributo degli umanisti volto generalmente non tanto ad affermare un'anacronistica e generica subordinazione di Dio quanto a riscoprire la dignità dell'uomo e la sua libertà nel creato. Non mancano ancora una volta le significative testimonianze lasciate da alcune voci femminili caraterizzate da una mistica profetica, da santa Francesca Romana a Caterina da Genova. La risposta cattolica propria della Controriforma, l'affermarsi di una religiosità popolare fondata sulle intense devozioni promosse anche dai nuovi ordini di chierici regolari, numerosissime testimonianze di vita mistica, la vigorosa azione pastorale port-tridentina caraterizzano la spiritualità italiana della prima età moderna presa in esame da M. Regazzoni nella terza e penultima sezione intitolata «Cinque e Seicento. L'epoca delle Riforme e della Controriforma». Dopo un'ultima parte a cura di P. Zovatto, dedicata alla spiritualità italiana dal Settecento al presente il volume è concluso da una ricca e articolata bibliografia. (www.mirabileweb.it)
Storia della spiritualità italiana
Tipologia:
Livello Bibliografico:
Editore:
Città Nuova
Luogo di Edizione:
Roma
Anno:
2002
Pagine:
766
Abstract: