Nella rivisitazione degli anni Venti e Trenta la sottolineatura del «genio pratico» di Caterina da Siena come tratto eminente di un carattere italiano del misticismo assumerà una curvatura significativa attraverso la quale la vita attiva e il senso pratico diverranno impegno politico, il vigore della scrittura lessico guerriero. L'identità italiana di cui Caterina per le sue virtù civili e religiose era stata proposta a modello nella seconda metà dell'800, verrà accentuando durante il Ventennio i tratti bellicosi della nazione, ormai identificata con il regime fascista e protesa verso il sogno imperiale. Se la reinvenzione e divulgazione della figura di Caterina permetteva di far uscire la santa dalle chiese e dalle biblioteche, nello stesso tempo sottraeva la figura della terziaria domenicana all'ambito degli studi letterari accusati di essere incapaci di far penetrare il suo esempio nei cuori della gente. La figura di Caterina che emerge da questa rivisitazione della santità italiana è tutta ardimento, eroica fierezza, disciplina interna ma, accanto all'intonazione nazionalista e a un frasario che riecheggia spesso la retorica del regime, la campagna indirizzata a ottenere la proclamazione della santa senese a patrona d'Italia, presenta anche un tratto peculiare volto a rappresentare un carattere specifico del movimento cateriniano, cioè la dottrina che si traduce in insegnamento. Dopo la Conciliazione, la proclamazione di Caterina a «santa degli italiani» appariva ormai prossima, infatti nel 1939 papa Pio II la proclamava, con Francesco, compatrona primaria d'Italia. (www.mirabileweb.it)
Decoro della Patria: Caterina da Siena patrona d'Italia
Typologie:
Niveau bibliographique:
Dans:
San Francesco d'Italia. Santità e identità nazionale
Numéro:
7
Éditeur:
Caliò, Tommaso - Rusconi, Roberto
Collection:
Sacro/Santo
Maison d’édition:
Viella-Istituto per le ricerche di storia sociale e di storia religiosa
Lieu d’édition:
Roma
Année:
2011
Pages:
101-41
Résumé: